Crisi Auto, la grave produzione della filiera italiana si dimezza in un anno

La produzione di autovetture in Italia e calata notevolmente , la crisi automobilistica ha subito un notevole calo nel settembre 2024, con circa 25.000 unità prodotte, in percentuale parliano di una riduzione del 40,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il calo notevole e dovuto alla mancanza di vendite di nuove auto , quetso problema a contribuito il collasso dei grandi stabilimenti di produzione presenti in Itlia .

Un calo notevole

Complessivamente, in una statistica più accurata nel 2024 sono state prodotte 256.000 autovetture, segnando una contrazione del 40,3% rispetto al perioido 2023.

Nel totale dei veicoli in produzione compreso anche veicoli commerciali leggeri e pesanti, si contano 474.000 unità, con un decremento del 30,6% rispetto ai primi tre trimestri dell’anno precedente,

Anche nelle grandi industrie il settore automobilistico italiano registra un calo produttivo del 30% rispetto a settembre 2023. In definitiva il settore delle auto sta attraversando una crisi senza fine , questo disaggio si diffonderà in tutta Europa , causa dovuta del crescente sviluppo di veicoli elettrici.

La legge attuale dispone lo stop della vendita delle auto a diesel e a benzina nel territorio dell’Unione Europea previsto per il 2035 per fronteggiare l’introduzione delle auto elettriche ,  con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti di tutto il mondo .,

Tuttavia stiamo dando spazzio all’innovazione , il comparto delle macchine elettriche a raggiunto il trasporto del 20 % riguardanti le TESLA , che attualmente riesce a competere per numero di vendite. E dove si posiziona l’Europa? Tuttavia Le aziende del settore auto in  europea sono specializzate in veicoli tradizionali e la conversione senza emmissioni inquinanti al full-electric, seppur necessaria, I veicoli elettrici richiedono un impiego massiccio di semiconduttori e di terre rare, (le auto elettriche sono più connesse e quindi il digitale ricopre un ruolo sempre più importante) e investimenti massicci. 

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